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Vivere Tertenia: Guida per viaggiatori

Se la guardi dal mare la sua costa è un gioco di pareti rocciose, insenature, calette, riflessi blu, verdi e bianchi. Se ti addentri per i suoi sentieri pietrosi o di terra battuta, laddove un tempo i muli arrancavano con i carichi di carbone, per i suoi Tacchi, per le gole scavate dal lavorio incessante della pioggia e del vento, avvertirai un turbinio di emozioni, come quelle che proveresti davanti a un’opera d’arte.

Niu promuove la nuova frontiera del turismo lento

Nei suoi boschi potrai riposare all’ombra di un leccio, di una sughera, di un ginepro; potrai bere nelle acque sorgive perenni che, gettandosi dalle alte rocce granitiche, danno vita, con la complicità del sole, ai colori dell’arcobaleno; potrai incontrare aquile reali, gatti selvatici, volpi, cervi e cinghiali.

Ti imbatterai in tombe di giganti, in domus de janas (le fate dell’immaginario sardo), in menhir, in nuraghi dalle pietre muschiate accerchiate dal lentischio, e in maestose grotte i cui cunicoli adornati di stalattiti e stalagmiti corrono per chilometri nelle profondità della terra.

Questa è l’Ogliastra. Un luogo dove il tempo scorre più lento che altrove, dove l’identità sarda, l’amore per le tradizioni, la perfetta integrazione tra uomo e natura sono ancora vivi, rispettati, tramandati. Un luogo in cui la filosofia dello slow tourism trova terreno fertile.

 

Itinerario-Culturale-niu-sardinia

Slow, infatti, è il modo di vivere degli abitanti di questa zona al centro della costa della Sardegna, che ancora praticano gli antichi mestieri, seppur con nuovi strumenti ecologici e tecnologici. 

Per strada, potrai incontrare una pintadora, un pastore con le sue greggi, una tessitrice di tappeti, un commediante in piazza nelle sere d’estate, un ballerino che sulle note di una fisarmonica e delle launeddas ti insegnerà su ballu tundu o unu passu torrau, una madonna adornata di fiori portata in spalla per le vie più antiche del paese fino a chiesette campestri.

Oppure potresti incappare in una festa paesana in cui i protagonisti sono corpetti indossati su camicie bianche inamidate, ma anche lunghe gonne viola orlate di nero, maschere in legno, pelli e campanacci, la musica e l’arte.

E poi c’è il cibo: i culurgiones, gli arrosti adagiati sul pistoccu e aromatizzati con rametti di mirto, le seadas, le cocoi, quelle di pane e quelle di zucca, il casu agedu, un calice di Cannonau.

Un caleidoscopio di profumi e sapori genuini, autentici, a chilometro zero, che una volta lasciata la nostra bellissima isola porterai con te.

Niu, che italiano si traduce con “nido”, nasce perché questo angolo di mondo e le sue peculiarità siano scoperte e conosciute da chi come te cerca un rifugio, un nido appunto, lontano dai ritmi caotici delle città e dai luoghi turistici più gettonati.

Niu mette a tua disposizione tutta la sua professionalità, l’amore per la sua terra, accompagnandoti in un’avventura che finora hai solo immaginato.

Sarà un’immersione nelle sue acque cristalline e nelle sue bianche spiagge, fatte di sabbia o di ciottoli, ma anche nella natura selvaggia, nelle piscine naturali, nella vita comune delle sue genti; respirerai a pieni polmoni la Sardegna autentica, quella che Niu intende valorizzare, proteggere, diffondere come meta di uno slow tourism d’avanguardia.

 

Intanto, ti diamo appuntamento al prossimo post per scoprire quali sorprese Niu ha in serbo per te.

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